Vi proponiamo un articolo pubblicato da Vincenzo Altieri su www.interno18.it
"E' stata scippata la volontà elettorale". Con queste parole il portavoce del Partito democratico Enrico Monaco ha esternato il proprio dissenso dinanzi alla decisione del sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Giudicianni, ieri, ha inventato un nuovo modo di fare politica. Bando ai voti espressi in occasione della tornata elettorale del 2007, in maggioranza ci saranno personalismi ed interessi di ogni sorta. Una percentuale limitata dei futuri amministratori godrà della rappresentanza dell'elettorato. Tutti gli altri sono il frutto della più becera e bassa politica mai vista nel Comune di Santa Maria Capua Vetere. Tre anni mandati in archivio con la scusa puerile che ha palesato tutto il vittimismo di un soggetto creato politicamente e incapace di sfruttare la ghiotta opportunità. Al suo fianco, come firmatari di un documento di fiducia incondizionata indipendentemente da quello che sarà il programma elettorale da adottare, tanti non eletti nel 2007. All'orizzonte si prospetta un'Amministrazione avulsa da programmazione e progettualità, orfana di un precedente ed indispensabile accordo elettorale. Con Giudicianni ci saranno il consigliere Zito, dopo che il figlio Mariano è riuscito a diventare 'vigile a tempo pieno'; Gino Maio, dopo il progetto da 400mila euro (appaltato da un suo stretto parente) per il campo di calcetto alle spalle dell'Anfiteatro. Dallo stesso Maio si attende ancora qualche delucidazione in merito all'impianto sportivo che avrebbe dovuto consegnare alla città oltre un anno fa e realizzato, nella zona dell'ex mercato ortofrutticolo, in piena difformità dalle normative previste dal Coni; Giovanni Campochiaro, che proprio insieme a Zito, sarà oggetto di attenzioni della Prefettura in merito alla presunta incompatibilità di occupare un posto in Aula. Il primo per la carica di dirigente del Consorzio Unico Napoli-Caserta, il secondo per la vertenza relativa alle indennità ricevute. Oltre a Gino Maio anche Alfonso Salzillo verrà ripresentato come assessore 'tecnico'. Il tandem che pochissimi giorni fa è stato 'disconosciuto' dal Partito democratico fornirà un ottimo apporto in termini di edilizia (non direttamente il primo) e gestione rifiuti (direttamente il secondo) grazie alla vasta rete di contatti a propria disposizione. Proprio in merito alla gestione dei rifiuti, il sindaco continua a decantare i successi per la raccolta differenziata mentre in via Piro (rione Sant'Andrea dei Lagni) si continua a morire per le discariche di amianto a cielo aperto che oramai hanno contaminato anche i campi coltivati. Ottimo l'operato posto in essere da Salzillo. In dubbio anche Antonio Russo (Udc) nonostante la conferenza di qualche settimana fa con il coordinatore locale Di Rienzo in cui, dopo aver annunciato la dichiarazione di'indegnità' politica ai vari Pardi, Fabio Monaco e Zito, si definiva del tutto contrario all'amministrazione Giudicianni nella quale potrebbe rientrare e ritrovare anche gli indegni. Tra loro spunta Martino Valiante, commercialista di Natale, legato a doppio filo con Campochiaro che, contestualmente, ha trovato un posto di lavoro al fratello nella ditta dei rifiuti. Ultimamente, lo stesso Valiante, ha perorato l’acquisto di un terreno di Labbate già standards per 600.000 €; Cimino, reduce dalla conferenza stampa di stamattina, confluito nella Dc dove forse troverà un contentino dopo aver ottenuto il riconoscimento di recordman di partiti in tre anni; Cioffi, la cui stretta congiunta, è stata 'sistemata' come impiegata a tempo indeterminato alla Ecological. A quelli più o meno certi si aggiungono i titubanti, ma non troppo, Scirocco e D'Addio (addirittura capogruppo del Pd in Consiglio comunale); Lopez legato a doppio filo con Sebastiano Nardiello che ha assunto il ruolo che aveva Carlo Raucci nella gestione dell’edilizia a Santa Maria Capua Vetere. Tra le recenti 'opere' quelle in zona F vicino al supermercato Decò. Infine, dulcis in fundo, Salvatore Mastroianni che già si definisce vicesindaco in dichiarazioni che, benchè non siano ufficiali, le esterna senza troppe preoccupazioni e soprattutto senza vergogna. A lui, al Mastroianni che nel 2007 quasi piangeva tra i seggi elettorali una volta constatato il netto strapotere di Dario Mattucci nella stessa lista (ex An), dedicheremo uno spazio a parte. Sarà forse l'unico modo per far rendere conto al fido di Ventriglia e Giudicianni che l'impatto mediatico di un giornale online è di gran lunga superiore a quello di un cartaceo che vende circa 2mila copie al giorno.
Le manovre finora poste in essere sono del tutto estranee a dialettiche di partito. Nicola Garofalo, coordinatore locale del Pdl, è stato categorico: "Campochiaro e Mastroianni fuori dal Pdl automaticamente se pongono in essere trattative con Giudicianni avulse da contesti di partito. Questo sindaco non ha capito che la politica non si fa senza i partiti". Sulla stessa linea Dario Mattucci: "Ribadisco per l'ennesima volta che non sarò mai al fianco di un sindaco contro il quale ho combattutto, politicamente parlando, in occasione della campagna elettorale". Diversa la posizione di Gaetano Di Monaco (Idv): "Se la maggioranza sarà costuitua da gruppi civici, potrei anche pensare di intavolare una discussione con il sindaco. In caso contrario sarò tra i banchi dell'opposizione". Chiara invece la Sel. "Dopo 20 giorni caratterizzati da dialoghi ed incontri - spiega Paolo Cocchiaro - abbiamo dovuto fare i conti con l'azzeramento della giunta senza alcun accordo preventivo. Formalmente non dipende da me la scelta di schierarci in opposizione, dipende da una decisione del direttivo. Ma garantisco che, a queste condizioni, non potremmo far altro che opporci alle manovre del sindaco".
Nessun commento:
Posta un commento