Nonostante il blitz dei vigili urbani , accorsi a multare dopo le 20.00 le auto parcheggiate sulle strisce blu ,in un area in cui il parcheggio a pagamento è previsto solo fino alle 20:00,vi è grande partecipazione ieri sera al dibattito organizzato dalle Associazioni cittadine Centro Città, Sos Risveglio Sammaritano, Rinascita Cittadina, I Gladiatori, Campania felix e dalla Pro Loco antica Capua. Complice l'attualità del tema, "Lo sviluppo del territorio e la tutela della città", nell' ex pizzeria 'O Lione, gremita di sammaritani e sammaritane, hanno preso la parola l'avv. Michele d'Abrosca , l'avv. Emilio Maddaluna , Mariella Uccella, Donato Di Rienzo, l'avv. Pierfrancesco Lugnano, il consigliere comunale Gaetano Rauso e l’arch. Biagio Di Muro.
Ad aprire i lavori il Presidente della seduta Emilio Maddaluna che dopo aver ringraziato tutti coloro che avevano preso parte al dibattito, ha introdotto il tema dell'incontro. Le attenzioni si sono in particolar modo concentrate sulla sorte che toccherà ai vari uffici giudiziari esistenti in città. Tutti i presenti si sono ritrovati concordi sulla necessità che questi restino nel cuore della città, nel centro storico e non come prospettato dagli amministratori in zone periferiche della città a tutto svantaggio del commercio cittadino già penalizzato dalla delocalizzazione dell'università. Tale soluzione appare valida a maggior ragione se si considera, come sottolineato dall'avv. Lugnano, che siamo l'unica città d'Italia ad avere un tribunale civile allocato in un condominio e che dunque giudici avvocati ed operatori devono far finta di trovarsi in aule giudiziarie e non in cucine, salotti o camere da letto. Se da un lato l'anomalia sammaritana è balzata all'attenzione dei media nazionali, dall'altra sembra tutto regolare per i nostri amministratori che quale nuova sede del tribunale hanno proposto ancora una volta un'area inappropriata e cioè capannoni industriali quali quelli del l'ex Italtel, o un'area discussa quale quell'enorme fosso che è la STU.
L’avv Lugnano ha espresso inoltre, la sua perplessità per la visita dello scavo di via Olanda da parte del Procuratore capo , per la possibile allocazione del Tribunale invece di recarvisi in occasione delle numerose denunce relative l’assurda operazione speculativa dell’Ente Comunale in merito alla costruzione di un centro commerciale ad opera di una Società di trasformazione Urbana.
Senza peli sulla lingua anche Donato Di Rienzo, il quale ha fatto notare come l'attuale S. Maria C. V. è più che lontana dal suo sfavillante passato, e ciononostante i cittadini sammaritani sembrano totalmente apatici. "Ci tartassano di strisce blu e nessuno dice niente, assumono solo parenti e amici dei consiglieri comunale e nessuno dice niente, paghiamo tasse altissime e nessuno dice niente." Insomma un intervento quello del presidente della Pro loco che vuole essere un monito per tutti i cittadini ad attivarsi e a reagire piuttosto di pensare che tutto ciò che lo circonda, compresi i vari balzelli e i tentativi di rimanere comunque a galla da parte dei "politici", non incidano sulla propria esistenza e sul futuro dei propri figli. E' sotto gli occhi di tutti che la città, per usare una sua espressione un tantino volgare, "è una chiavica", ma il futuro lo determinano i cittadini e sono loro che devono attivarsi.
Anche l’avv. D’Abrosca non perde occasione per ribadire la incapacità del sindaco ed in più occasioni , anche dalle pagine del Popolo Sammaritano , l’”odiato Giornalaccio” ha ricordato le varie problematiche della città dovute all’inconsistenza e inettitudine di Giudicianni “Le periferie della città sono letteralmente invase dai sacchetti d’immondizia, nessun controllo, i locali pubblici non vengono controllati per lo smaltimento differenziato, il traffico in città è caotico, la sosta selvaggia sul corso De Carolis è diventata una costante giornaliera, con grave danno alla salute per i pedoni. Il tessuto urbano è inqualificabile, nemmeno l’erba viene tagliata. Le costruzioni non sono programmate tenendo conto dell’aspetto esterno di ogni palazzo, l’unica cosa è l’altezza, sempre superiore ai quattro piani. Nell’ex tabacchificio ha cambiato programma e alla fine sarà una sorpresa quello che verrà costruito. Si continua ad usare la conferenza dei servizi per trasformare i terreni agricoli in terreni edificabili, senza tener conto del piano regolatore. Il verde in città è completamente assente, ogni costruttore viene autorizzato dal sindaco ad usare tutta l’area senza lasciare nemmeno quella piccola parte per il verde pubblico. Se non ci fosse la villa comunale creata nel 1800, non avremmo uno spazio per gli anziani e per i bambini, ma purtroppo è insufficiente, né si è pensato di crearne altro nei vari quartieri. Nessuna iniziativa ha intrapreso a favore dei commercianti per cercare di attirare gente in città per gli acquisti. Il lavoro nemmeno a parlarne, non è riuscito ad insediare nessuna piccola o media impresa per tentare di ridurre la disoccupazione, eppure ha una notevole disposizione dell’ area nell’ex Siemes. Alla fine corre il rischio di perdere anche il tribunale, con le conseguenze economiche che si ripercuoteranno sull’intera città. Si è circondato di una giunta di esterni alla città, incolti e improduttivi, questo risultato è l’unico ottenibile da questi assessori.”
Accorato l'intervento di Mariella Uccella, che si è concentrata sull'importante ruolo delle Associazioni anche nell'attività di impulso alla vita politica oltre che sociale.
Sempre vicino alle Associazioni locali e ai bisogni dei cittadini, a prendere la parola, anche il consigliere comunale d'opposizione Gaetano Rauso, che ha informato i cittadini sugli ultimi sviluppi di quella che oramai è finita per diventare una vera e propria querelle che ha messo in luce la mancata preparazione e la mancata volontà da parte del sindaco e della maggioranza di risolvere i problemi della città pensando alla soluzione migliore per i cittadini.
A conclusione del dibattito l'intervento di Biagio Di Muro, che ha rimarcato la personale lontananza dall'attuale maggioranza politica sammaritana, e la diversità di intenti che lo spinse a dimettersi dalla carica di vicesindaco, nonostante la vittoria elettorale. " E' importante attivarsi per porre fine alla disastrata amministrazione Giudicianni, perché se dovessero giungere alla fine del mandato, alla prossima tornata elettorale, una volta vinte le elezioni, ci ritroveremmo a dover far resuscitare un cadavere, e non sarebbe semplice", queste le parole più significative utilizzate da Di Muro, che ha sottolineato quanto le associazioni debbano far sentire proprio ora la loro voce, perché uniti si è forti. Nel corso del dibattito si sono levate anche alcune voci da parte del pubblico presente che ha manifestato la propria insofferenza e insoddisfazione per il crudele e triste presente della città che non meritava certamente di toccare livelli così bassi!.
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