Questo l'intervento introduttivo della presidente di Rinascita cittadini , all'interessante e a volte animato dibattito tenutosi ieri 9 Luglio in piazza S. Pietro , presso la ex pizzeria 'O Lione , organizzato dalle Associazioni locali
Oggi in tutta Italia molte testate giornalistiche, canali di informazione, ed anche blog hanno voluto manifestare per affermare che la libertà di stampa è la maggiore forma di libertà dei popoli.
In questa giornata noi qui celebriamo la nostra sacrosanta libertà di informazione vera ai cittadini sammaritani .
Molte fonti di doverosa informazione oggi tacciono e le associazioni oggi sono chiamate a svolgere un ruolo , oltre che di attività sociale, anche di informazione per i cittadini che oggi più che mai a S.Maria vivono il disorientamento dell’attuale vita politica e sociale.
Io amo questa città perché qui è la mia casa ,i miei affetti, i miei ricordi di vita vissuta e per me oggi la presenza di tutti voi ha lo stesso significato anzi ha anche il valore della speranza e del futuro del proprio lavoro e del lavoro dei propri figli.
Il tema che i relatori o i vostri stessi interventi tratteranno saranno in riferimento allo sviluppo del territorio e della tutela della città.
Confesso che mai avevo capito bene che quando si progetta un intervento edilizio o addirittura si pensa ad insediamenti abitativi o produttivi il filo conduttore deve essere il bene dei cittadini attuali e futuri.
Questo concetto essenziale l’ho capito bene e fatto intimamente mio anche come sensibilità personale da quando il degrado della città è diventato sempre più evidente, sempre più fastidioso o addirittura mortificante per ognuno di noi.
Ringrazio chi mi ha voluto coinvolgere in una Associazione come Rinascita Cittadina perché in essa ho trovato la forza ed il sostegno necessario per non cedere alla prepotenza, al menefreghismo di personaggi politici o anche solo di professionisti che si sono adeguati al malcostume anche sociale che impera senza argini e senza controllo.
I politici sono prima di tutto uomini ed alcuni anche sammaritani e questo ci aveva allontanato dall’idea che potessero comportarsi in maniera diversa dagli interessi supremi della città.
Oggi siamo arrivati a tanto ed allora senza se e senza ma noi associazioni rimbocchiamoci le maniche, riprendiamo le nostre battaglie per la difesa della città chiamando i cittadini al dovere della partecipazione civica, al dovere di sentirsi ognuno di loro soldato di questa terra.
Le questioni politiche sono sotto gli occhi di tutti ed elencarle o solo discuterne per me oggi è una perdita di tempo perché il nostro obiettivo non può limitarsi o esaurirsi nella critica a questo o quel personaggio.
Oggi il nostro obiettivo deve essere la ripresa di una vera vita politica con il sostegno e l’aiuto delle associazioni.
Le associazioni sono sempre state ispiratrici dell’attività politica e con essa hanno da sempre costituito i fermenti per nuove azioni a sostegno della città.
Noi oggi a S. Maria non possiamo dichiararci indipendenti o sostituti della politica, ma dobbiamo cercare di riportare la politica, il governo della città al bene comune , al supremo interesse della vita dei cittadini.
Per fare questo noi Associazioni dobbiamo essere le membra di uno stesso corpo, un corpo che si muova in armonia con la forza delle idee comuni di democrazia, onestà e lealtà civica verso i nostri aderenti e anche verso quelli che non sono nelle nostre Associazioni, ma semplicemente sono i cittadini di questa città.
Abbiamo tra noi elementi di spicco per cultura urbana o anche semplicemente volontari preparati per dare esecuzione ai progetti che già sono in atto o anche a nuovi onesti, concreti modelli di sviluppo e di tutela del nostro tessuto urbano .
A loro mi rivolgo con l’umiltà del cittadino e con la fierezza di essere un rappresentate delle Associazioni.
Vi ringrazio se qualcosa di quello che ho detto ha trovato in voi consenso e vi invito a considerare la mia Associazione o le nostre Associazioni una casa dove ognuno sarà gradito portatore di impegno sociale e di interesse comune.
Grazie ancora.
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